Spirit continua le sue osservazioni scientifiche da fermo, bloccato nel terreno cedevole da quasi due mesi sul lato occidentale di Home Plate, in un punto chiamato 'Troy'.
Anche la produzione energetica sta aumentando grazie a successivi passaggi di vento sui pannelli. Attualmente siamo a 945 Wh/Sol, un valore decisamente alto. Questo dato è possibile grazie ad un 'fattore di polvere' sui pannelli (tau) di 0,834, cioè l'83,4% della luce che raggiunge i pannelli supera lo strato di polvere: sono praticamente puliti. La trasparenza atmosferica è di 0,480.
La squadra sta alacremente lavorando per creare nel SandBox a Terra le stesse condizioni di terreno in cui si è 'impantanato' il rover.
Fa effetto vedere il team al Jet Propulsion Laboratory che si trasforma in una squadra di muratori alle prese con betoniere, mixer, argilla, calce e altri materiali.
Sembra però che la miscela creata sia la più simile alle sabbie mobili in cui è bloccato Spirit. Entro lunedì la SandBox sarà piena di questo materiale molto 'fluido' e il rover gemello presente qui a Terra verrà posizionato in modo da essere il più possibile in condizioni simili a quelle marziane.
Tutte le operazioni possono essere seguite (in inglese) sul sito dedicato al salvataggio, Free Spirit.
In foto i membri del Rover Team mentre miscelano i materiali. A sinistra (tuta bianca) Kim Lichtenberg (della Washington University), Matt Van Kirk (in maglietta grigia), Paolo Bellutta (tuta bianca di spalle) e Mike Seibert (in maglietta scura).
Fonte JPL.
Opportunity continua la sua esplorazione con una certa preoccupazione per le alte correnti necessarie all'azionamento del motore della ruota anteriore destra. La cosa positiva è che questo assorbimento elettrico si è stabilizzato e non è più peggiorato negli ultimi tratti percorsi.
Il braccio robotico prosegue le analisi sui vari campioni, mentre viene lasciato costantemente aperto lo specchio del Miniature Thermal Emission Spectrometer (Mini-TES) nella speranza che il vento possa asportare lo strato di polvere accumulato.
Anche i pannelli non sono nelle migliori condizioni, infatti il fattore di polvere è di 0,530, decisamente basso. Di fatto la produzione energetica non è granché, solo 450 Wh/Sol complice anche la relativamente bassa trasparenza atmosferica (anche qui di 0,480); consideriamo però che il minimo necessario sono 180 Wh/Sol e che quindi siamo ben lontani da situazioni critiche.
Al Sol 1926 (24 giugno 2009), la distanza totale percorsa da Opportunity è di 16'639,71 metri.
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