Spirit.
Nell'ultimo weekend il MER A ha subìto due riavvii al software di bordo.
Il controllo di Terra sta cercando di capire quale può essere la causa di una simile situazione e si pensa all'aggiornamento del sistema operativo eseguito il mese scorso.
In realtà l'aggiornamento è stato effettuato anche al suo gemello Opportunity che sta funzionando alla perfezione. L'effetto collaterale più critico è che il reset è avvenuto nel momento del collegamento con il centro controllo e quindi il rover si trova in una condizione di autonomia, stabilisce autonomamente le istruzioni da eseguire.
Il timore dei tecnici a Terra è che queste possano essere le prime avvisaglie della fine del rover, anche se le condizioni generali sono ancora buone. La speranza è comunque che il problema sia causato da una concomitanza di istruzioni e dell'ultimo aggiornamento.
Opportunity.
Il MER B ha avuto una serie di contingenze fortunate.
Il 7 aprile scorso ha terminato un'analisi di 5 giorni su alcune rocce con lo spettrometro Mossbauer e prima di rimettersi in movimento ha ripiegato il braccio robotico, alla cui estremità è montato lo strumento. L'operazione è riuscita alla perfezione, segno questo che la mobilità del gomito sta migliorando.
Durante la sosta per l'analisi si è anche verificato il probabile passaggio di un Dust Devil sul rover che ne ha ripulito i pannelli dallo strato di polvere depositata, aumentando del 40% l'energia disponibile. Se solo un evento simile avvenisse a Spirit, che soffre di cronica penuria d'energia a causa della copertura dei pannelli, sarebbe un vero toccasana.
Ma non è tutto. Ripreso il cammino, che avviene sempre a marcia indietro dopo i problemi di sovracorrente al motore della ruota anteriore destra, è stato notato che la sovracorrente andava diminuendo, fino ad arrivare quasi ad azzerarsi.
Possiamo quindi affermare che Oppy si trova in ottima salute, soprattutto grazie alla produzione elettrica che arriva a 515 Wh per Sol.
In foto un'immagine ripresa da Spirit. Si nota la traccia della ruota bloccata che 'ara' il terreno. In questo caso il materiale biancastro è argilla di silicati, chiaro segno di antica azione dell'acqua.
Fonte: JPL.
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