L’Hubble Space Telescope ha rilevato il diossido di carbonio nell’atmosfera di un pianeta che orbita attorno ad un’altra stella. Questa scoperta è un passo importante verso l’individuazione delle tracce chimico-biologiche della vita extraterrestre.
Il pianeta di dimensioni gioviane chiamato HD 189733b è troppo caldo per ospitare la vita, ma le osservazioni di Hubble sono la dimostrazione che la chimica di base per la vita può essere rilevata sui pianeti che orbitano attorno ad altre stelle. I composti organici possono anche essere un sottoprodotto dei processi vitali e la sua identificazione su un pianeta di tipo terrestre potrebbe essere la prima evidenza di vita al di fuori della Terra.
Le precedenti osservazioni di HD 189733b effettuate da Hubble e dallo Spitzer Space Telescope hanno rilevato vapore d’acqua, mentre alcuni mesi fa Hubble ha individuato tracce di metano.
Questi dati sono in realtà in conflitto fra loro dato che l’alta temperatura dell’atmosfera del pianeta, misurata fra i 700 e i 950°C dovrebbe causare la reazione fra acqua e metano. Ciò significa che non è ancora tutto chiaro nelle dinamiche atmosferiche.
Eric Smith, scienziato del programma Hubble Space Telescope alla NASA ha detto: “Hubble è stato concepito principalmente per osservazioni del distante universo, ma sta aprendo una nuova era nell’astrofisica e sulle scienze planetarie comparative. Questi studi atmosferici inizieranno a determinare la composizione e i processi chimici che avvengono su mondi distanti che appartengono ad altri sistemi stellari. Il futuro di questa recente frontiera è estremamente promettente e ci aspettiamo di scoprire molte altre molecole nelle atmosfere degli esopianeti”.
Mark Swain, un ricercatore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, ha utilizzato la fotocamera per il vicino infrarosso e lo spettrometro multi-oggetto per studiare la luce infrarossa emessa dal pianeta che si trova a 62,9 anni luce (19,3 parsec) di distanza da noi. I gas presenti nell’atmosfera assorbono alcune lunghezze d’onda della luce che proviene dal caldo pianeta e raggiunge la Terra. Swain ha così identificato il monossido e il diossido di carbonio, grazie alle impronte spettrali tipiche di questi due gas. E questa è stata la prima volta che l’estrazione dello spettro nel vicino infrarosso viene eseguita su un esopianeta.
Swain ha aggiunto: “Il motivo principale del nostro orgoglio è stata la presenza dell’Anidride Carbonica perché sotto le giuste circostanze, si potrebbe collegare la sua presenza all’attività biologica, esattamente come avviene sulla Terra. Il fatto di poterne rilevare la presenza e stimarne l’abbondanza, diventa significativo se visto a lungo termine come campionatura delle varie tipologie di pianeti per capire se potrebbero ospitare la vita”.
Questo tipo di osservazione ottiene i migliori risultati se viene eseguita su pianeti con l’orbita posta di taglio rispetto alla Terra in modo da passare ciclicamente davanti e dietro la loro stella. Il pianeta HD 189733b passa dietro alla sua stella ogni 2,2 giorni e l’eclisse permette di sottrarre la luce della sola stella da quella del sistema stella + pianeta ottenendo così il solo segnale luminoso del pianeta per poter effettuare l’analisi chimica spettroscopica dell’atmosfera.
“È anche possibile utilizzare l’eclisse del pianeta per testare il lato diurno che contiene la parte più calda dell’atmosfera”, ha detto Guatam Vasisht del Jet Propulsion Laboratory. “Stiamo iniziando a trovare la diversa distribuzione delle molecole fra il lato diurno e quello notturno”.
E questa possibilità ha permesso di disegnare una mappa termica del pianeta (immagine allegata): per la prima volta si ha la mappa di un pianeta extrasolare.
Questa dimostrazione delle potenzialità dell’osservazione nel vicino infrarosso, sono decisamente incoraggianti per gli astronomi che preparano l’uso del James Webb Space Telescope dopo il suo lancio che avverrà nel 2013. Grazie all’uso del nuovo telescopio, questi segnalatori biologici saranno in grado di evidenziare la presenza spettroscopica delle condizioni adatte alla vita su pianeti di tipo terrestre. E il telescopio Webb potrà darci delle misurazioni molto più precise.
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