È un progetto europeo per un veicolo sperimentale che permetterà il rientro dall’orbita. Non è una capsula e neanche una navetta, ma un corpo portante, cioè una specie di fusoliera senza ali che può essere lanciata come carico in un vettore tradizionale, comportarsi in orbita come un qualsiasi altro veicolo spaziale, rientrare in assetto planato, ma atterrare con il paracadute come una capsula.
Questa versione intermedia permetterà di sperimentare i sistemi, le tecnologie, ma soprattutto le problematiche del rientro come corpo portante e gettare le basi del programma di preparazione dei lanciatori futuri (il Future Launchers Preparatory Programme dell’ESA)
Lo scopo principale è quindi il progetto, lo sviluppo, la costruzione e la verifica a terra ed in volo di un sistema autonomo europeo per l’invio e il rientro aerodinamico controllato.
Fra le problematiche più critiche da affrontare bisogna notare:
• Strumentazione avanzata per l’aerotermodinamica
• Protezione termica
• Navigazione, avionica e controllo del volo con combinazione di jet e flaps
Lo sviluppo di IXV è in corso e nel prossimo novembre ci sarà la definizione delle caratteristiche per permettere inizio della produzione vera e propria dall’inizio del gennaio 2009.
IXV verrà lanciato dallo Spazioporto di Kourou nella Guiana Francese nel 2012 per mezzo di un vettore Vega. Dopo il rientro e la discesa dolce appeso ad un paracadute nell’Oceano Pacifico, verrà analizzato a fondo per verificarne il comportamento dinamico.
Nell'immagine la simulazione del rientro in atmosfera.
Fonte: ESA.
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