Tutto OK a bordo del Discovery nella prima giornata completa nello spazio. È stato eseguito un controllo del bordo d’attacco delle ali e del muso dell’orbiter per mezzo della telecamera montata sul braccio della navetta, dato che il braccio aggiuntivo lungo 16 metri per la verifica dello scudo termico non è presente a bordo. Per quanto si è potuto verificare, il rivestimento del Discovery è in perfetta efficienza.
Per ciò che riguarda l’ET, che è il primo costruito da zero dopo l’incidente del Columbia e che quindi comprende tutte le modifiche richieste dalla commissione d’inchiesta, le fotografie riprese dal Discovery mentre lo vedeva allontanarsi per il rientro in atmosfera, hanno dimostrato l’ottimo comportamento e la buona resistenza delle parti in schiuma riprogettate per dare minor probabilità di distacco. Ovviamente la prova definitiva dell’efficienza dello scudo si avrà con le immagini e le analisi complete che verranno eseguite una volta giunti sulla ISS.
Sono stati rilevati invece dei danni estesi ad uno dei deflettori di fiamma della piattaforma di lancio. Alcune pareti interne ed una parte dello sbocco esterno si sono sfaldati ed il materiale è stato lanciato a grande distanza. I danni hanno anche coinvolto altre attrezzature, come tubazioni della distribuzione idrica e parte della strada d’accesso alla torre di lancio. Le indagini sono in corso e si sta cercando di capire il motivo di un così consistente danneggiamento, tanto più che la zona era stata ristrutturata da poco. È da escludere che la Navetta possa aver subito dei danni.
Non ci dovrebbero essere problemi per la prossima missione, in quanto per ottobre sarà sicuramente tutto riparato ed in perfetta efficienza, ma è importante cercare di comprenderne i motivi e la dinamica.
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