Phoenix deve ora eseguire un compito più complesso.
Ha raccolto una certa quantità di suolo ed ha iniziato ad inserirla nel microscopio ottico usando il metodo dello sparpagliamento che gli ha permesso di completare con successo l’operazione.
“Vogliamo mettere lo stesso campione in tutti gli strumenti” ha detto Ray Arvidson capo ricercatore per le attività di scavo della Washington University di St. Louis. Dato che il team di scienziati vuole eseguire tutte le rilevazioni su un unico campione, hanno comandato il braccio di rimanere in posizione sollevata per tenere all’interno della benna il resto del terreno raccolto in modo di poterlo inserire anche nel ‘Wet Chemistry Lab’ e nel ‘Thermal and Evolved-Gas Analyzer’, cosa che verrà probabilmente fatta domani.
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