Dal cosmodromo di Plesetsk, rampa 133, nel nord della Russia, è stato lanciato ieri alle 17:20 italiane (1520 UTC) un gruppo di quattro satelliti, uno dei quali è chiamato Yubileiny (Юбиле́йный - giubileo) e vuole commemorare i 50 anni dallo Sputnik ripetendone il comportamento e il segnale (il famoso bip-bip che potrà essere ricevuto dai radioamatori), ma trasportando a bordo anche altri strumenti.
Il vettore a tre stadi Rokot (in russo Ро́кот), alto 30 metri, è una versione riconvertita di un missile balistico intercontinentale (l'UR-100N o SS-19 Stiletto) ed ha trasportato il suo carico in un’orbita di 1450 km in circa due ore.
Lo stadio orbitale era un Breeze KM, lo stesso tipo che a marzo ha fallito la messa in orbita del satellite AMC 14 partito su un vettore Proton e abbandonato a metà strada da un guasto dovuto ad erosione strutturale ai condotti di alimentazione del motore del Breeze: un danno da 150 milioni di dollari risarcito dalle assicurazioni della International Launch Services che ha fermato i lanci Proton fino al termine di una accurata inchiesta.
Il volo di ieri è però andato nel migliore dei modi ed oltre al Yubileiny (il cui lancio è stato rinviato dal novembre scorso), che era il carico primario, sono stati posizionati nella loro orbita anche tre satelliti per telecomunicazioni Gonets che vengono usati come relay (per ritrasmissioni) dalle organizzazioni russe: militari, governative e civili. Gestiti dalla Gonets SatCom per il Governo Russo, sono studiati per una vita operativa di sette anni e serviranno il territorio Russo.
Lancio perfettamente riuscito.
Foto www.mil.ru.
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