La seconda EVA è terminata con qualche problemino, ma è stata comunque un successo.
La passeggiata di 7 ore e 8 minuti ha avuto alcuni ritardi a causa di un paio di viti ad espansione che assicuravano le braccia di Dextre al pallet di trasporto: gli astronauti hanno dovuto fare una fatica notevole, fino ad avere il respiro affannoso di chi ha dovuto fare molto sforzo fisico e nelle tute da EVA non è la cosa più simpatica che possa accadere…
Altra fonte di fatica è stata data dalla massa dei vari pezzi da spostare: gli astronauti non si aspettavano che fossero così pesanti.
“Accidenti” ha detto uno di loro “ha una massa che non mi aspettavo. Una volta partito è proprio difficile da fermare!”.
E in effetti sono due braccia da 350 kg ciascuna: anche se il peso non c’è, la massa e quindi l’inerzia sì!
Uscito dal compartimento stagno, Linnehan (che era alla sua quinta passeggiata) aveva ancora voglia di scherzare ed ha detto: “Faceva effetto avere alle spalle il signor Roboto, bianco, che si stagliava sul cielo nero, che ha anche sembianze vagamente umane, ma è altissimo…”
“Parlavi di Foreman?” gli chiede Johnson…
“Sì, assomiglia a Dextre, ma mi fa più paura…”
Lo Shuttle continua ad essere in perfette condizioni, tranne per il piccolo problema all’APU-1 (Auxiliary Power Unit 1) che ha una piccola perdita nel serbatoio dell’Azoto. Viene tenuto comunque sotto controllo, ma pare molto simile ad altre missioni, come la STS-121, quando una similare perdita di pressione non ha comportato nessun tipo di problema.
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