No, non sto parlando del Delta II, ma di un Proton-M russo che avrebbe dovuto portare in orbita geostazionaria (36'000 km) il satellite americano per telecomunicazioni Americom AMC-14 costruito da Lockheed Martin.
L'upper stage Breeze-M (lo stadio superiore, quello che esegue il trasferimento orbitale verso l'orbita geostazionaria) ha avuto un difetto di spinta e si è fermato a 28'000 km di quota.
Il lancio è avvenuto alle 00:18 italiane di stanotte dal cosmodromo di Baikonur che la Russia "affitta" ormai da tempo per le missioni commerciali ed il guasto si è verificato alle 00:28.
Il satellite è comunque perfettamente funzionante, ma purtroppo totalmente inutilizzabile dalla posizione in cui è giunto. Era previsto che servisse il Nord America con copertura di telecomunicazioni per almeno 15 anni. Ora il suo destino è nelle mani del committente, la SES Americom per la EchoStar Corporation.
E' un brutto colpo per la ILS (International Launch Services) società russo-americana che gestisce i lanci commeciali privati di vettori Proton-M ed è di proprietà di Khrunichev Center, RSC Energia e Space Transport Inc.
Questo fallimento porterà ad un aggravio immediato nei costi di lancio a causa dell'ovvio aumento di prezzo delle coperture assicurative necessarie in ogni lancio.
Il Proton ha finora eseguito 45 lanci e ne sono falliti 5, mentre su 22 lanci del Breeze-M questo è il terzo fallimento.
Non è più un vettore così affidabile, infatti le percentuali di successo del Proton scendono e ora è meno sicuro di Ariane 5, Zenit 3SL, H-2A, Atlas 5, e CZ-3.
Nell'upper stage, che si è ormai separato dal satellite, sarebbero rimaste 16 tonnellate di idrazina a causa dell'accensione incompleta, ma dicono che non ci sono pericoli perchè in caso di rientro in atmosfera si distruggerebbe tutto.
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