ROMA - "Tutto bene, quello che mi è successo è relativamente semplice: ho dovuto fare qualche esame aggiuntivo a causa degli esperimenti e poi non mi sono sentito benissimo": così l'astronauta Paolo Nespoli ha spiegato perchè ieri sera, dopo l'atterraggio dello Shuttle Discovery, non ha potuto essere insieme ai suoi compagni di equipaggio nei tradizionali saluti sulla pista e poi nella conferenza stampa. Nella sua prima conferenza stampa telefonica dopo la missione Esperia (Esa e Asi), Nespoli ha una voce serena e un tono che rivela una grandissima soddisfazione. Solo un pizzico di dispiacere per non essere potuto uscire dallo Shuttle insieme ai colleghi, ma la causa è stata banale: un ritardo negli esami clinici e un po' di disorientamento, assolutamente normale in fase di rientro."Avere trascorso molto tempo in orbita e poi tornare a Terra è molto bello, ma si fa fatica a muoversi. Dicono tutti che sia una reazione normale quando si torna a Terra", ha detto ancora Nespoli. "E' normale - ha aggiunto l'astronauta italiano dell'Esa - che nelle persone alte e snelle come sono io il cuore faccia un po' più fatica a pompare sangue, ma va davvero tutto bene. Mi è dispiaciuto non essere con gli altri, ma sicuramente già adesso sto bene e nel pomeriggio partirò per Houston".
Fonte: ANSA.
Meno male.
Grande Paolo!
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