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mercoledì 7 marzo 2007

Effetto "freno" ai confini del Sistema solare.

Rallenta la corsa delle gloriose sonde Pioneer
Si dirigono verso lo spazio profondo e la velocità continua a calare.
Gli scienziati stanno cercando di capire, elaborando ipotesi diverse.

LA MISSIONE
- 1972: lancio del Pioneer 10.
- 1973: lancio della gemella Pioneer 11 nella direzione opposta.
- Le sonde attraversano la fascia degli asteroidi senza danni.
- Scattano una serie di immagini di Giove e Saturno.
- I sensori che analizzano i raggi cosmici studiano il campo magnetico del Sole.
- 1995: si bloccano le osservazioni scientifiche di Pioneer 11.
- 1997: la Nasa interrompe lo scambio quotidiano di segnali con Pioneer 10.
- 2003: Ultimo contatto con Pioneer 10.

IL FENOMENO
- Dal 1980 in poi. Entrambe le sonde hanno cominciato a rallentare e ogni anno hanno percorso 5 mila km meno di quelli previsti.
- Si spostano come se fossero frenate da una forza sconosciuta
- L’effetto è continuo: nel 2002 Pioneer 10 si trovava a 13 miliardi di km dal Sole, ma circa 400 mila km più indietro rispetto a dove ci si aspettava che fosse.

LE POSSIBILI SPIEGAZIONI
- Errori di calcolo della posizione delle sonde.
- Una reale decelerazione, provocata da forze o perturbazioni gravitazionali di origine ancora ignota o dal vento solare oppure da perdite nei generatori delle sonde.
- Nuovi e sconosciuti fenomeni fisici legati alle modificazioni delle leggi della gravità, cioè che la gravità agisca in maniera più intensa quando un oggetto si trova a grandi distanze dal centro di massa, in questo caso il Sole: si tratta di un effetto previsto dalla teoria MOND (MOdified Newtonian Dynamics).
- Presenza della materia oscura.

Al momento, nonostante tante analisi, nessuna ipotesi è stata confermata.
L’unico modo per studiare in maniera esaustiva questo affascinante problema sarebbe quello di lanciare verso i confini del Sistema Solare una navicella costruita ad hoc e dotata di accelerometri di alta precisione e di apparecchiature dell’ultima generazione, in modo da tenere sotto controllo l’evoluzione della sua traiettoria.
L’idea è stata proposta all’Agenzia Spaziale Europea e potrebbe concretizzarsi con il lancio, intorno al 2015, di una sonda dedicata alla soluzione di questo enigma.
Non ci resta che attendere...

Tratto da TuttoScienze di oggi.

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