Time machine.

International Space Station Europa Centrale Kennedy Space Center - Florida Baikonur - Kazakhstan Kourou - French Guyana

venerdì 23 marzo 2007

Acqua su Marte.

E' ormai noto che le regioni polari di Marte sono ricoperte di ghiacci d'acqua e si era anche provato a stimare quanto ce ne potesse essere.
Si trattava sempre di stime non completamente affidabili, ma ora, grazie al lavoro dello strumento MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionospheric Sounding), frutto di una collaborazione tra NASA e Agenzia spaziale italiana collocato a bordo della sonda europea Mars Express, tali stime cominciano a diventare attendibili.
Grazie all'opera di MARSIS (i dati sono stati pubblicati in questi giorni nell'edizione online del giornale Science) non solo è stato possibile misurare con precisione il reale spessore del ghiaccio del Polo Sud di Marte, ma anche di scoprire che la sua composizione è per circa il 90% di ghiaccio d'acqua.
L'analisi radar dello strumento ha permesso di sezionare la regione polare in oltre 300 strati giungendo persino a scorgere il profilo roccioso della superficie di Marte nascosto sotto una coltre di 3,7 chilometri di ghiaccio.
I depositi ghiacciati del Polo Sud, dunque, sono di tutto rispetto.
Fatti due conti si è potuto vedere che, immaginando di sciogliere quella cappa di ghiacci, l'intera superficie del Pianeta rosso verrebbe ricoperta da uno strato di acqua liquida alto circa 11 metri.
I ricercatori hanno inoltre notato come la crosta sottostante i ghiacci non sembri affatto deformata dal loro peso come ci si potrebbe aspettare sulla Terra.
Sembrerebbe, insomma, che la crosta e il mantello superiore di Marte siano più rigidi di quelli terrestri.
Probabilmente la causa va ricercata nella temperatura che caratterizza l'interno di quel pianeta e che è molto più bassa di quella della Terra.
"Davvero un ottimo lavoro!" - è stato il commento soddisfatto di Giovanni Picardi (Università La Sapienza di Roma), responsabile dello strumento MARSIS - "MARSIS ha mostrato sul campo il suo valore, ma noi ci aspettiamo ancora maggiori sorprese una volta che avremo ulteriormente raffinato i nostri metodi di elaborazione delle informazioni che ci sono giunte da Marte."
In attesa di nuove rivelazioni sul Polo Sud, i responsabili dello strumento hanno già pianificato una identica analisi anche delle regioni del Polo Nord .
MARSIS ha lavorato bene, e ora tutti attendono il bis.

Fonte: Coelum, JPL, NASA

mercoledì 21 marzo 2007

Altro ritardo...

La missione STS-117 continua ad avere una gestazione tormentata.
Le riparazioni stanno andando per le lunghe e quindi si sta attendendo una conferenza stampa in cui probabilmente verrà spostata la prossima missione Shuttle a metà maggio...
Aggiornamento!
In una conferenza fiume, è stato concordato che il 10 aprile verrà presa una decisione sulla riparabilità del serbatoio esterno...
La superficie in foam ha avuto oltre 2500 scalfitture più o meno profonde e quindi si cerca di quantificare il più possibile questi danni.
Inutile dire che se si optasse per la sostituzione del serbatoio i tempi sarebbero decisamente più lunghi.
Sempre il 10 aprile verrà quindi stabilita una nuova potenziale data di decollo per la missione STS117.

martedì 20 marzo 2007

Da vedere.

La sera del 21, la Luna (in fase crescente) si avvicinerà a Venere (Mag. -4) nel crepuscolo serale.
A partire dalle 18:30, i due oggetti appariranno infatti nel cielo ancora chiaro separati da una distanza angolare di 4,1°, regalando agli astrofotografi numerosi spunti per delle riprese di sicuro effetto.
Un appuntamento da non mancare anche semplicemente osservando ad occhio nudo.

Equinozio.

Fra poche ore e precisamente alle 00:07 del 21 marzo (UTC Tempo Universale Coordinato - le 01:07 in Italia), sul pianeta Terra inizierà astronomicamente la primavera per l'emisfero settentrionale e l'autunno per l'emisfero meridionale.
Il nome "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale".
Infatti, all'equinozio, il giorno e la notte hanno la stessa durata.

venerdì 16 marzo 2007

Luna.

Guardate questa stupenda animazione presente su Wikipedia.

Lunar Orbit (932kB)

Oltre alla librazione e alla fase, si nota la variazione di dimensione provocata dall'orbita non circolare...

La librazione è la leggera oscillazione che si nota dalla terra e che ci permette di vedere un po' di più del 50% della superficie lunare.
La fase è ovviamente la percentuale di faccia visibile illuminata.

Ora qualche dato.
Orbita:
Perigeo 363'104 km
Apogeo 405'696 km
Circonf. orbitale 2'413'402 km

Dati fisici:
Diametro equatoriale 3'476,2 km
Diametro polare 3'472,0 km
Schiacciamento 0,0012
Superficie 3,793 × 10^13 m²
Volume 2,1958 × 10^19 m³
Massa 7,347673 × 10^22 kg
Densità 3,3462 × 10^3 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie 1,622 m/s² (0,1654 g)
Velocità di fuga 2'380 m/s

Il futuro dello spazio?

Ecco una delle cose che la ISS non farà mai.
L'"Alpha Magnetic Spectrometer (AMS)" è un esempio di cooperazione internazionale.
Proposto da un vincitore di Premio Nobel, promette di poter fare dei passi da gigante nell'esplorazione spaziale.
Purtroppo non avrà mai la possibilità di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
Il problema è che la NASA non ha più spazio sulle missioni Shuttle.
La missione AMS da 1,5 miliardi di dollari è inesorabilmente bloccata a terra e non potrà mai cercare l'antimateria dal suo modulo sulla ISS.
"Tutti i voli Shuttle che rimangono da effettuare sono assegnati per completare la Stazione".
Questo ha detto Michael Griffin, Amministratore NASA, al Senato USA il 28 Febbraio.
Speriamo che l'elenco di quello che non si potrà fare non sia destinato ad allungarsi...
Del resto senza un'astronave adeguata sarà difficile sfruttare a fondo la ISS...
Se questo è progresso...

giovedì 15 marzo 2007

Super bolide sull'Italia Settentrionale!

Alle 18:55 (ora italiana) di stasera 15 marzo, un bolide di incredibile luminosità è stato avvistato nei cieli del Nord Italia.
Ecco il racconto che ne ha fatto il redattore di "Coelum", Davide De Martin, diretto testimone del fenomeno:
"Ciao ragazzi,
in effetti è difficilissimo dire di che magnitudine era il bolide. Al telefono con redactor ho azzardato -15, ma poteva anche essere più luminoso (o meno).
Io ho assistito solo alla parte finale del fenomeno, diciamo gli ultimi 2 secondi. Nell'ultimo istante la scia si è allargata notevolmente (forse 20-30 primi) e s'è frammentata pure, per cui potrebbe esserci stata una deflagrazione del nucleo.
Ero (a piedi) in una strada trafficatissima e non ho potuto udire alcun suono (provenire dal bolide intendo). L'ho visto spegnersi ad un'altezza circa uguale a quella di Venere, diciamo tra i 20 e 30 gradi sull'orizzonte. La scia di fumo è persistita un bel po', poi l'ho vista scomparire tra la luce dei lampioni. Prima di sparire s'era incurvata notevolmente.
Era così brillante che lo definirei puramente bianco. Adesso direte che sono esagerato, ma nell'ultimo suo attimo m'ha ricordato la luce bianchissima che si sprigiona dall'arco elettrico di una saldatrice, e neanche troppo lontana.
La sensazione è stata che il fenomeno fosse molto vicino a dove mi trovavo. La cosa potrebbe essere confermata dalla notevole deviazione che ho notato nella scia, deviazione manifestatasi nel giro di qualche decina di secondi.
Sole a parte, in vita mia non ho mai visto nulla di così luminoso in cielo".

PREGHIAMO CHIUNQUE ABBIA OSSERVATO LA GIGANTESCA METEORA DI COMUNICARE QUANTI PIU DATI POSSIBILI (TRAIETTORIA, STIMA LUMINOSITA', COLORE, COORDINATE PUNTO DI APPARIZIONE E SPARIZIONE) ALLA REDAZIONE DI COELUM: SEGRETERIA@COELUM.COM GRAZIE!

mercoledì 14 marzo 2007

L'asteroide 45 Eugenia è triplo.

Una equipe di ricercatori dell'Università di Berkeley ha dato l'annuncio della scoperta di una seconda luna in orbita attorno l'asteroide Eugenia.
Il nuovo oggetto ha un diametro di circa 6 km.
L'immagine della scoperta è stata ottenuta utilizzando il telescopio da 8 metri "YEPUN" del VLT "Very Large Telescope" dell'ESO, situato al Cerro Paranal, in Cile.
L'esistenza del primo satellite (12 km di diametro) era invece stata accertata nel 1998 in base a delle osservazioni nell'infrarosso condotte dal CFHT (Canada-France-Hawaii Telescope) sul Mauna Kea alle Hawaii.
La scoperta della seconda luna fa di Eugenia (214 km di diametro) il secondo asteroide triplo della fascia principale, insieme a 87 Sylvia.

Da vedere.

Questo è un appuntamento per i più mattinieri.
Alle prime luci dell'alba del 17 marzo, verso le 6:00, una sottile falce di Luna calante sorgerà dall'orizzonte in congiunzione con Mercurio, situato 2,3° più a nord in altezza.
Strumento ideale: binocolo.

domenica 11 marzo 2007

Riparazioni.

Le riparazioni ai danni causati dalla grandine stanno procedendo rapidamente.
Domenica 4 l'Atlantis è rientrato nel VAB per verificare i danni e riparare le parti esterne.
Entro la settimana prossima le riparazioni dovrebbero essere completate.
Ad oggi già 20 delle 28 piastrelle refrattarie sono state sostituite e la punta del serbatoio esterno è già nuovamente levigata.
La nuova data per il lancio resta provvisoriamente fissata nel tardo aprile, dopo la missione Soyuz TMA-10 (in partenza il 7 aprile dalla rampa 1 di Baikonur) che si occuperà dei rifornimenti per la ISS.
La TMA-10 porterà inoltre gli astronauti per la Expedition 15 della ISS e farà rientrare l'equipaggio della Expedition 14. La Soyuz si separerà dal portello Nadir del modulo Zarya il 20 aprile.

Ora legale.

Come noterete anche dai misuratori del tempo su questo Blog, gli USA hanno anticipato l'ora legale a oggi.
Infatti ci sono solo più 5 ore fra noi e la costa est.
Questa manovra punta a far risparmiare 100'000 barili di petrolio agli USA, grazie all'ora in più di luce.
La Microsoft ha già rilasciato la patch per correggere gli orologi dei computer equipaggiati con Windows.
Ritorneremo "sicroni" (con le solite 6 ore di differenza) fra due settimane.

mercoledì 7 marzo 2007

Effetto "freno" ai confini del Sistema solare.

Rallenta la corsa delle gloriose sonde Pioneer
Si dirigono verso lo spazio profondo e la velocità continua a calare.
Gli scienziati stanno cercando di capire, elaborando ipotesi diverse.

LA MISSIONE
- 1972: lancio del Pioneer 10.
- 1973: lancio della gemella Pioneer 11 nella direzione opposta.
- Le sonde attraversano la fascia degli asteroidi senza danni.
- Scattano una serie di immagini di Giove e Saturno.
- I sensori che analizzano i raggi cosmici studiano il campo magnetico del Sole.
- 1995: si bloccano le osservazioni scientifiche di Pioneer 11.
- 1997: la Nasa interrompe lo scambio quotidiano di segnali con Pioneer 10.
- 2003: Ultimo contatto con Pioneer 10.

IL FENOMENO
- Dal 1980 in poi. Entrambe le sonde hanno cominciato a rallentare e ogni anno hanno percorso 5 mila km meno di quelli previsti.
- Si spostano come se fossero frenate da una forza sconosciuta
- L’effetto è continuo: nel 2002 Pioneer 10 si trovava a 13 miliardi di km dal Sole, ma circa 400 mila km più indietro rispetto a dove ci si aspettava che fosse.

LE POSSIBILI SPIEGAZIONI
- Errori di calcolo della posizione delle sonde.
- Una reale decelerazione, provocata da forze o perturbazioni gravitazionali di origine ancora ignota o dal vento solare oppure da perdite nei generatori delle sonde.
- Nuovi e sconosciuti fenomeni fisici legati alle modificazioni delle leggi della gravità, cioè che la gravità agisca in maniera più intensa quando un oggetto si trova a grandi distanze dal centro di massa, in questo caso il Sole: si tratta di un effetto previsto dalla teoria MOND (MOdified Newtonian Dynamics).
- Presenza della materia oscura.

Al momento, nonostante tante analisi, nessuna ipotesi è stata confermata.
L’unico modo per studiare in maniera esaustiva questo affascinante problema sarebbe quello di lanciare verso i confini del Sistema Solare una navicella costruita ad hoc e dotata di accelerometri di alta precisione e di apparecchiature dell’ultima generazione, in modo da tenere sotto controllo l’evoluzione della sua traiettoria.
L’idea è stata proposta all’Agenzia Spaziale Europea e potrebbe concretizzarsi con il lancio, intorno al 2015, di una sonda dedicata alla soluzione di questo enigma.
Non ci resta che attendere...

Tratto da TuttoScienze di oggi.

lunedì 5 marzo 2007

Eclisse.

Alcune foto dell'eclisse.
Inizio penombra - si intravede appena.

Inizio dell'ombra.

Un po' di più.

L'ombra avanza.

Ancora di più.

Ultima fettina.

Culmine - Luna Rossa!


Queste foto sono riprese con la mia Sanyo HD1 - 5Mpixel + Zoom 10x (ridotte al 50%) tempo di esposizione da 1/470 s (piena) a 4 s (rossa).
Se vi interessano gli originali, chiedetemeli pure...

venerdì 2 marzo 2007

Eclisse totale di Luna nella notte tra sabato e domenica.

Sabato 3 marzo verso le 21:18 la Luna entrerà nell'ombra della Terra, iniziando con ciò un'eclisse totale che avrà il suo massimo alle 00:20 del 4 marzo.

Durante la totalità dell'eclisse, la Luna diventerà rossa in modo più o meno intenso.
E' un fenomeno causato dalla diffusione della luce da parte dell'atmosfera terrestre che causa in questo modo una illuminazione residua del nostro satellite.

La Luna impiega circa un'ora e mezza ad attraversare tutto il cono d'ombra della Terra.
Le differenti fasi saranno:
- inizio penombra 21:18
- inizio ombra 22:30
- inizio totalità 23:44
- culmine 00:20
- fine totalità 00:58
- fine ombra 02:11
- fine penombra (e del fenomeno) 03:23

Questi orari sono tutti in ora italiana.